In passato i grandi artisti passavano molto del loro tempo nello studio della tecnica pittorica.
L’industria non era ancora sviluppata, e i pittori dovevano creare da soli i propri colori, macinando le polveri per ottenere i colori necessari alle loro opere.
I grandi maestri delle botteghe insegnavano questo ai loro allievi.
Facciamo insieme un breve viaggio alla scoperta delle principali tecniche di pittura, attraversando epoche e correnti artistiche diverse e incrociando i più grandi artisti della storia.
È bene precisare come le numerose tecniche pittoriche si differenziano per diversi fattori, come il materiale e gli strumenti usati e la superficie di lavoro.
L’AFFRESCO, DAI ROMANI A MICHELANGELO
Le superfici sul quale l’uomo impresse le sue prime forme d’arte furono le pareti.
La principale tecnica in questo caso è l’affresco.
Il colore utilizzato viene ottenuto da pigmenti naturali diluiti in acqua.
Dipingendo direttamente sul muro prima che l’intonaco si sia asciugato, rende il colore impresso nella parete resistente nel tempo.
Non è una tecnica affatto semplice, ma ebbe un’enorme diffusione nel corso dei secoli scorsi.
Dati i tempi brevi di essiccazione del colore, si lavora procedendo a piccole zone dell’intera parete.
Esempi di affresco si hanno già all’epoca di etruschi e romani.
Il lavoro più maestoso è certamente quello di Michelangelo con il "Giudizio Universale" all’interno della Cappella Sistina.
DALLA PITTURA A TEMPERA E QUELLA A OLIO
Nel periodo del Medioevo, si iniziò a dipingere su delle tavole in legno, per poi passare alle tele, decisamente più leggere.
Su queste superfici comparse la tecnica di pittura a tempera.
Per la preparazione del colore venivano mescolati dei pigmenti in polvere ad una sostanza legante, solitamente tuorlo e albume d’uovo, colla, resina e cera.
Il grande vantaggio della pittura a tempera è la rapidità di asciugatura.
Questa però presenta un enorme inconveniente.
Le sfumature diventano difficili da ottenere, così come i particolari, e più in generale tutti i colori una volta asciutti tendono a schiarirsi.
L’evoluzione più moderna di questa tecnica vede l’arrivo della pittura a olio.
In modo analogo i pigmenti vengono mescolati con altre sostanze, in questo caso oli.
Il vantaggio lo troviamo nella possibilità di correggere errori e apportare modifiche.
In questa tecnica, il colore tende ad asciugarsi lentamente. Ma non solo.
La brillantezza dei colori ad olio rimane anche una volta che questi si asciugano.
La pittura a olio venne usata dai più grandi artisti in molte loro opere, da quelle di Leonardo da Vinci a Van Gogh, passando per Tiziano.
"Il bacio" di Hayez è un tipico esempio di olio su tela.
LE ALTRE TECNICHE
Su carta vengono solitamente usate tecniche che adoperano l’uso di pastelli ed acquerelli.
Un grande esponente a riguardo è sicuramente Pablo Picasso.
Interessanti sono anche le pitture su seta e stoffa, le tecniche quali batik e shibori, vengono utilizzate soprattutto in Oriente.
La pittura come forma artistica non è solo l’apposizione di colore su una tela.
Il grande lavoro artistico del pittore sta anche nel trovare la giusta resa del colore, lo studio di ombre e luci e le diverse tonalità.
La tecnica pittorica è fondamentale per la realizzazione di un’opera d’arte di livello.
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